Ebook: Augusto. Il grande baro
Author: Antonio Spinosa
Dopo le idi di marzo del 44 a.C., nelle lotte tra filocesariani e sostenitori della moribonda repubblica romana, un giovane spregiudicato si impone sull'arena politica di cui sarà protagonista incontrastato per alcuni decenni. È Ottavio, pronipote ed erede testamentario di Cesare, passato alla storia con il nome di Caio Giulio Cesare Augusto, divi filius. Proprio nella sua conquista del potere lo storico Arnaldo Momigliano vide, durante la fatale estate del 1939, profonde analogie con il colpo di Stato di Mussolini.
Nonostante sia stato spesso posto all'altezza del prozio, Augusto fu in realtà il più grande baro della storia antica. Abile nel proseguire la finzione repubblicana, svuotando nel contempo il vecchio regime di ogni contenuto effettivo, si fa nominare, senza curarsi del cursus honorum in uso, console a poco più di vent'anni, tribuno della plebe a quaranta, pontefice massimo e censore a cinquantuno. Grazie all'accumulo delle cariche diventa sovrano assoluto di un'immensa monarchia che riesce a rendere ereditaria. In campo militare, soldato di scarso valore, prevale ad Azio su Marco Antonio per merito di Agrippa, e amplia i confini romani servendosi di Tiberio. Infine, malgrado la sua sia stata un'epoca di progressivo dissesto finanziario, di conflitti all'interno della classe senatoria e di sollevazioni popolari nelle regioni di confine, riesce a sfruttare le capacità organizzative e propagandistiche di Mecenate e le doti poetiche di Virgilio, Orazio e Ovidio per tramandare ai posteri il mito della Pax Augusta e un'immagine di sé idealizzata.
Con Augusto. Il grande baro Antonio Spinosa, che ritorna a occuparsi dell'antica Roma, ci presenta una nuova, appassionante biografia, ricca di riferimenti agli autori classici e coinvolgente come un romanzo, e ci svela un volto inedito dell'imperatore più «elogiato» dell'antichità.
Nonostante sia stato spesso posto all'altezza del prozio, Augusto fu in realtà il più grande baro della storia antica. Abile nel proseguire la finzione repubblicana, svuotando nel contempo il vecchio regime di ogni contenuto effettivo, si fa nominare, senza curarsi del cursus honorum in uso, console a poco più di vent'anni, tribuno della plebe a quaranta, pontefice massimo e censore a cinquantuno. Grazie all'accumulo delle cariche diventa sovrano assoluto di un'immensa monarchia che riesce a rendere ereditaria. In campo militare, soldato di scarso valore, prevale ad Azio su Marco Antonio per merito di Agrippa, e amplia i confini romani servendosi di Tiberio. Infine, malgrado la sua sia stata un'epoca di progressivo dissesto finanziario, di conflitti all'interno della classe senatoria e di sollevazioni popolari nelle regioni di confine, riesce a sfruttare le capacità organizzative e propagandistiche di Mecenate e le doti poetiche di Virgilio, Orazio e Ovidio per tramandare ai posteri il mito della Pax Augusta e un'immagine di sé idealizzata.
Con Augusto. Il grande baro Antonio Spinosa, che ritorna a occuparsi dell'antica Roma, ci presenta una nuova, appassionante biografia, ricca di riferimenti agli autori classici e coinvolgente come un romanzo, e ci svela un volto inedito dell'imperatore più «elogiato» dell'antichità.
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