Ebook: Le società segrete dal Seicento al Novecento. Note e documenti
Author: Gianni Vannoni
- Series: Biblioteca storica
- Year: 1985
- Publisher: Sansoni
- Language: Italian
- pdf
Nutrito da sollecitazioni teoriche diverse, qui storiograficamente convergenti, che rimandano ai nomi di Cochin, Huizinga e Popper, ma soprattutto dal gusto per la traccia concreta, per la testimonianza e il documento, spesso inedito o difficilmente reperibile, questo studio affronta in un brillante sguardo d'insieme il mondo delle società segrete in epoca moderna e contemporanea, unendo al rigore scientifico una felice maniera divulgativa di stampo anglosassone, non priva di pigmenti umoristici.
Emergono in tal modo agli occhi del lettore le segrete e insospettate fila della storia comunemente conosciuta attraverso la storiografia convenzionale, per la quale si dimostrano appropriate le parole dell'Amleto shakespeariano: «Ci sono più cose, Orazio...».
Nonostante il fenomeno concomitante della secolarizzazione, che segna un profondo mutamento del pensiero occidentale e incide sulle radici stesse della società segreta, gli ultimi secoli della nostra storia hanno conosciuto una sorprendente proliferazione 'esoterica'. Occorre interrogarsi sul significato che l'iniziazione può ancora avere in un tempo segnato dal razionalismo e dalla concezione quantitativa della natura, poiché quando venga abbandonato il nobile fine esoterico che in antico le società segrete si proponevano, non è facile che il terreno rimanga neutro, ma nuove polarità possono subentrare, in un passaggio che va dalla pseudo-iniziazione a una vera e propria contro-iniziazione. In tal caso le società segrete si trasformano in strumenti di sfruttamento dell'iniziato sul profano (ma anche dell'adepto sul semplice iniziato), mescolando cinismo e utopia, volgendosi in basso e entrando in quella zona d'ombra che un grande storico, il Ritter, ha definito come del demoniaco.
Emergono in tal modo agli occhi del lettore le segrete e insospettate fila della storia comunemente conosciuta attraverso la storiografia convenzionale, per la quale si dimostrano appropriate le parole dell'Amleto shakespeariano: «Ci sono più cose, Orazio...».
Nonostante il fenomeno concomitante della secolarizzazione, che segna un profondo mutamento del pensiero occidentale e incide sulle radici stesse della società segreta, gli ultimi secoli della nostra storia hanno conosciuto una sorprendente proliferazione 'esoterica'. Occorre interrogarsi sul significato che l'iniziazione può ancora avere in un tempo segnato dal razionalismo e dalla concezione quantitativa della natura, poiché quando venga abbandonato il nobile fine esoterico che in antico le società segrete si proponevano, non è facile che il terreno rimanga neutro, ma nuove polarità possono subentrare, in un passaggio che va dalla pseudo-iniziazione a una vera e propria contro-iniziazione. In tal caso le società segrete si trasformano in strumenti di sfruttamento dell'iniziato sul profano (ma anche dell'adepto sul semplice iniziato), mescolando cinismo e utopia, volgendosi in basso e entrando in quella zona d'ombra che un grande storico, il Ritter, ha definito come del demoniaco.
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