Ebook: Storia di un'anima. Manoscritti autobiografici

Nel 1895, a 22 anni, suor Teresa del Bambino Gesù, detta di Liesieux, scrive i suoi ricordi d'infanzia per ordine della superiora del covento, madre Agnese (che, al secolo, è sua sorella maggiore Paolina). Ne esce un'autobiografia interiore in cui la carmelitana francese delinea la teologia della «piccola via» e dell'«infanzia spirituale» che la farà proclamare nel 1997 dottore della Chiesa.
Non si tratta di assumere un comportamento puerile, né di un metodo che riduce e banalizza gli impegni del vangelo. Si tratta, invece, di un atteggiamento di umiltà, di abbassamento, di kenosi, che, imitando Gesù, porta a vivere in pieno il mistero pasquale.
Le caratteristiche sostanziali dell'infanzia spirituale sono la confidenza e l'abbandono. La confidenza è la perfezione della virtù della speranza e imita l'atteggiamento dei piccoli che hanno fiducia nei loro genitori. Teresa trasferisce la confidenza che ella aveva nella mamma prima, nel padre e nelle sorelle dopo, alla sua relazione con Dio Padre.
L'abbandono è il frutto della carità. Come il frutto è il risultato della vita dell'albero, così l'abbandono è il frutto della vita di carità dello spirito.
Il Signore non si aspetta da noi delle grandi azioni, ma solo l'abbandono e la riconoscenza. È questo il segreto della piccola via. Confidenza e abbandono, secondo la beatitudine dei poveri in spirito: poveri di tutto, ricchi solo di confidenza nel Padre.
Z.