Ebook: Categorie dell'impolitico

La nozione di «impolitico», che è tematizzata in questo volume, trae il proprio significato dalla consumazione delle categorie politiche della modernità, il cui lessico è ormai inadatto ad esprimere riflessioni veramente radicali. «Impolitico» non è il contrario di «politico», ma ne è il confine, il limite da cui si rende riconoscibile una «linea» alternativa tanto ad ogni forma di teologia politica quanto alle tendenze spoliticizzanti della Modernità compiuta. Si tratta di una linea tutt'altro che omogenea, che, muovendo dagli esiti estremi della riflessione sul «politico» di Carl Schmitt e Romano Guardini, viene qui ricostruita lungo la reciproca reattività di alcuni grandi testi novecenteschi, dal saggio «Sulla rivoluzione» di Hannah Arendt alla «Morte di Virgilio» di Hermann Broch a «Massa e potere» di Elias Canetti, dall'«Enracinement» di Simone Weil alla «Souveraineté» di Georges Bataille a «Al Muro del Tempo»
di Ernst Junger. Il tracciato analitico che ne risulta costituisce un intenso controcanto, ma insieme anche un contributo, alla esplicazione delle stesse categorie della politica.

Roberto Esposito insegna Storia delle dottrine politiche e Filosofia morale a Napoli. Tra i suoi libri più recenti: «Nove pensieri sulla politica» (Il Mulino, 1993), «L'origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil?» (Donzelli, 1996) e «Communitas. Origine e destino della comunità» (Einaudi, 1998). Fa parte del Collège lnternational de Philosophie di Parigi.