Ebook: KL. Storia dei campi di concentramento nazisti
Author: Nikolaus Wachsmann
- Tags: History Nazism
- Series: Le scie. Nuova serie
- Year: 2016
- Publisher: Mondadori
- Language: Italian
- epub
Nell’immaginario collettivo i campi di concentramento nazisti, Auschwitz e l’Olocausto sono ormai una cosa sola, e l’abnormità dello sterminio degli ebrei d’Europa ha finito per relegare sullo sfondo non solo l’identità e il numero delle altre vittime (prigionieri politici e di guerra, omosessuali, disabili e minoranze etniche), ma anche il fatto che i KL (Konzentrationslager) appartenevano a una più ampia rete del terrore (polizia, tribunali, carceri, ghetti e campi di lavoro) ed erano anche organizzazioni industriali, gestite dalle SS in base al criterio economico del massimo rendimento con la minima spesa. E così, oltre ottant’anni dopo l’apertura del primo campo (Dachau, istituito da Heinrich Himmler nel 1933) e malgrado la vastissima letteratura sull’argomento, non esisteva ancora una storia completa dei KL – campo per campo, anno per anno – che ne illustrasse in dettaglio la natura e l’attività.
Questa lacuna viene colmata da Nikolaus Wachsmann che, alla luce di una stupefacente mole di studi, documenti e testimonianze, ricostruisce per la prima volta tutte le fasi dell’evoluzione del sistema concentrazionario nazista e le diverse funzioni assolte dai KL nel corso del tempo. Ideati subito dopo l’ascesa al potere del Führer quali luoghi di reclusione dei reietti della società, da rieducare e sfruttare come forza lavoro, essi divennero ben presto campi d’internamento di tutti i veri o presunti nemici del Reich. Poi, allo scoppio della guerra, cominciarono a traboccare di prigionieri-schiavi, selezionati in base alla loro capacità di contribuire allo sforzo bellico tedesco. Per gli altri – anziani, malati e bambini – si aprirono le porte delle camere a gas e dei crematori, creati in tutta fretta nei vari complessi sorti in Germania e nei territori occupati, dove all’inizio del 1945 si contavano 27 campi principali e 1100 campi satellite. A questo esito tragico si giunse al termine di un percorso non lineare, con molte deviazioni e cambi di rotta, dettati dal mutare delle esigenze economiche, politiche e militari del Terzo Reich, a mano a mano che prendeva corpo il folle progetto hitleriano di conquista dell’intero continente europeo.
Nel suo sforzo di fornire un quadro d’insieme dei campi e di analizzarne la specificità di istituzione totale Wachsmann concede ampio spazio al racconto delle microstorie di coloro che dietro il filo spinato patirono indicibili sofferenze e, quasi sempre, trovarono la morte, e dei loro carnefici (SS e medici nazisti) e dei più o meno volenterosi aiutanti (kapò e personale reclutato tra i prigionieri), i cui vissuti e tratti di personalità sono un tassello ugualmente rilevante del mondo concentrazionario e delle sue perverse dinamiche.
Questa lacuna viene colmata da Nikolaus Wachsmann che, alla luce di una stupefacente mole di studi, documenti e testimonianze, ricostruisce per la prima volta tutte le fasi dell’evoluzione del sistema concentrazionario nazista e le diverse funzioni assolte dai KL nel corso del tempo. Ideati subito dopo l’ascesa al potere del Führer quali luoghi di reclusione dei reietti della società, da rieducare e sfruttare come forza lavoro, essi divennero ben presto campi d’internamento di tutti i veri o presunti nemici del Reich. Poi, allo scoppio della guerra, cominciarono a traboccare di prigionieri-schiavi, selezionati in base alla loro capacità di contribuire allo sforzo bellico tedesco. Per gli altri – anziani, malati e bambini – si aprirono le porte delle camere a gas e dei crematori, creati in tutta fretta nei vari complessi sorti in Germania e nei territori occupati, dove all’inizio del 1945 si contavano 27 campi principali e 1100 campi satellite. A questo esito tragico si giunse al termine di un percorso non lineare, con molte deviazioni e cambi di rotta, dettati dal mutare delle esigenze economiche, politiche e militari del Terzo Reich, a mano a mano che prendeva corpo il folle progetto hitleriano di conquista dell’intero continente europeo.
Nel suo sforzo di fornire un quadro d’insieme dei campi e di analizzarne la specificità di istituzione totale Wachsmann concede ampio spazio al racconto delle microstorie di coloro che dietro il filo spinato patirono indicibili sofferenze e, quasi sempre, trovarono la morte, e dei loro carnefici (SS e medici nazisti) e dei più o meno volenterosi aiutanti (kapò e personale reclutato tra i prigionieri), i cui vissuti e tratti di personalità sono un tassello ugualmente rilevante del mondo concentrazionario e delle sue perverse dinamiche.
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